domenica 26 luglio 2015

Oh Happy Day

Nel 1966 il cantante John Lennon, che cantava insieme con i Beatles, un giorno dichiarò che loro erano più popolari di Gesù. Questa sua dichiarazione fece il giro del mondo e molti si indignarono e in molte nazioni dovettero disdire la tournée. Nel 1967 c'era un gruppo di afro-americani a Brooklyn che pregarono per diverse settimane affinché il Signore intervenisse perché volevano scrivere un cantico e togliere quell'onta, quell'affronto fatto dai Beatles. Dopo aver a lungo pregato, fecero diversi cantici e uno di questi era "Oh Happy Day". Dopo aver inciso diversi cantici, li distribuirono in varie zone della città di New York, e un giorno il brano andò a finire in una radio locale. Il disco, o meglio la canzone Oh Happy Day, raggiunse livelli altissimi e superò in classifica tutte le migliori canzoni del momento,

lunedì 13 luglio 2015

L'incredulo incallito

Ricordo che qualche anno fa, mentre uscivo da una riunione di preghiera, una donna mi disse che desiderava parlarmi. La sua voce tremava, e non ebbi difficoltà a capire che era angosciata da qualche peso. Stava pregando da tempo per il marito, e voleva sapere se sarei potuto andare a trovarlo. Quando le chiesi come si chiamasse suo marito, lei fece il nome di uno dei politici più eminenti delle istituzioni locali, un giudice di fama. "Ne ho sentito parlare", risposi, ma temo non ci sia bisogno che io vada: è notoriamente un incredulo incallito. Non posso ragionare con lui". Mio marito ha già perso tempo con troppo ragionamenti", mi disse quella donna, "vada a parlargli della sua anima" Risposi che lo avri fatto, nonostante non nutrissi, sinceramente, alcuna speranza. Mi fecero entrare in casa loro; mi presentai dicendo subito di essere venuto per parlare della salvezza in Cristo. "Allora lei è venuto con i più folle degli scopi", replicò l'uomo.

lunedì 6 luglio 2015

Il Vangelo della rinconciliazione

Gesù non dice che può riconciliarci con Dio, ma che Egli lo ha già fatto; a te spetta quindi soltanto accettare quello che il Signore ha già compiuto. Un inglese, tempo fa, mi raccontò una piccola storia che può bene illustrare il significato della riconciliazione. La storia è questa. Un uomo aveva un solo figlio e, come molti figli unici, egli era spesso coccolato, assecondato, e anche rovinato. Crescendo, il ragazzo divenne sempre più testardo, mettendo di frequente nei guai sé stesso e il padre. Un giorno, padre e figlio ebbero un aspro litigio; discussero in maniera violenta, e il padre espresse il desiderio che il figlio se ne andasse di casa e che non tornasse mai più. Il ragazzo rispose che lo avrebbe fatto, e promise che non avrebbe più rimesso piede in quella casa fino a che non fosse stato il padre stesso a chiederglielo. Il vecchio assicurò che non avrebbe mai fatto una simile richiesta. Quindi il giovane lasciò la casa. Ma quando un padre chiude le porte a un figlio, non fa altrettanto la madre.

venerdì 3 luglio 2015

La Redenzione delle Anime

Durante la guerra di Corea cinquecento pastori furono catturati ed immediatamente fucilati, e duemila chiese furono distrutte. La persecuzione contro i Cristiani, non ha mai avuto requie e mai l'avrà, solo la venuta di Gesù metterà fine a tutto questo male atroce. I comunisti erano malvagi con i pastori. La famiglia di un pastore fu catturata ad Inchon, in Corea, e i capi comunisti la portarono dinanzi a quello che definivano "il tribunale del Popolo". Gli accusatori dicevano: "Un solo uomo è colpevole di reato e per questo tipo di reato è prevista la pena capitale". Si alzò un coro di voci che approvavano gridando: "Sì, sì!"

martedì 30 giugno 2015

Le Mie Vie Non Sono Le Tu Vie

La guarigione divina dipende tutta dalla sovrana volontà di Dio. Talvolta una persona riceve la guarigione istantaneamente; un'altra persona può dover attendere più a lungo un'altra ancora non riceverà nessuna guarigione. Uno dei migliori diaconi della chiesa si ammalò; questo diacono dette tutto al Signore; amava Dio e lavorava per il Signore in maniera stupefacente. Gli era stato detto che aveva un tumore nel corpo e che il dottore voleva operare. Ma tutti nella chiesa sapevano che Dio lo avrebbe guarito, perché era un gran uomo umile e aveva una grande fede. Questo era il loro modo di ragionare. Io pregai per la sua guarigione. Tutti pregarono, prendendo d'assalto il trono della grazia. Ma non accadde nulla. Continuò a peggiorare e a peggiorare. Alla fine sanguinava talmente che venne trasportato all'ospedale e fu operato. Molti dei membri erano preoccupati e lamentavano: "Dov'è Dio? Perché Dio lo tratta così?" Ma io lodai Dio, perché sapevo che aveva qualche scopo specifico in quel che stava accadendo. Quando fu ricoverato, nella corsia incominciò a predicare il Vangelo a tutte le persone con le quali veniva in contatto. Ben presto l'intero ospedale seppe che c'era un Gesù vivente, e un suo rappresentante era proprio nel loro ospedale. Medici, infermieri e tutti i pazienti, giorno dopo giorno venivano evangelizzati e salvati. Allora i nostri membri si rallegrarono dicendo: "Sia lodato Dio. E' stato assai meglio per lui essere in ospedale che essere guarito divinamente subito". Dio mostrò che il suo maggior intento è la guarigione eterna delle anime anziché la guarigione terrena del fisico.


Autore P.Y.C.

lunedì 29 giugno 2015

Perché devo ringraziare il cibo?

Alcuni anni fa fui invitato a pranzo. Il padrone di casa mi chiese di ringraziare il Signore ed invocare la Sua benedizione sopra i cibi. Dopo che ebbi reso grazie per i doni che erano davanti a noi, egli disse piuttosto ironicamente: "Veramente non mi sembra tanto logico tutto questo, perché il pasto l'ho provveduto io". Come risposta gli chiedemmo: "Vi siete mai soffermato a pensare che se mancassero una sola volta la semina e la raccolta su tutta la terra, metà della popolazione morirebbe prima che arrivasse un'altra raccolta? Avete mai pensato che se la semina e la raccolta dovessero mancare per due anni di seguito su tutto il pianeta, ogni essere vivente morirebbe prima che arrivasse un'altra raccolta?".

martedì 23 giugno 2015

FRA UN PASSO E L'ALTRO

Un professore universitario racconta di esser stato invitato un anno, a parlare a una base militare a dicembre, e di avere incontrato un soldato indimenticabile di nome Ralph che era venuto a prenderlo all'aeroporto. Dopo essersi presentati, si diressero verso il ritiro bagagli. Mentre camminavano per la sala, Ralph continuava a sparire: una volta per aiutare una vecchia signora a cui si era aperta la valigia; un'altra volta per prendere in braccio due bambini piccoli e sollevarli in modo che potessero vedere i nonni fuori dalla linea doganale; e poi di nuovo per dare delle indicazioni a qualcuno che si era perso. Ogni volta tornava con un grande sorriso sul volto. "Dove hai imparato a fare queste cose?", chiese il professore. "A fare che cosa?", disse Ralph.