Un ragazzo era stato condannato dal Consiglio di Guerra ad essere fucilato. A quella notizia il cuore dei suoi genitori sembrava spezzarsi. Avevano anche una figlioletta, la quale aveva letto la biografia del Presidente Abramo Lincoln e diceva fra sé: "Se Abramo Lincoln sapesse quanto papà e mamma vogliono bene a mio fratello, non permetterebbe che lo fucilassero". Pregò quindi suo padre di andare di persona dal Presidente, a chiedere la grazia per il figlio, ma il padre le rispose: "No, è inutile; bisogna che la legge segua il suo corso. Hanno già respinto il ricorso di due che sono stati condannati da quel Consiglio, ed è stato emanato un decreto con cui il Presidente rende noto che non si intrometterà più in simili casi. Quando una persona è stata condannata dal Consiglio di guerra, deve subirne la sentenza". Quei genitori non credevano che il loro figlio potesse essere perdonato. Ma la bambina aveva una grande speranza. Partì con il treno per la capitale. Arrivata alla Casa Bianca, i soldati le impedirono di passare; ella raccontò allora la sua storia compassionevole e così la lasciarono entrare. Quando giunse alla Segreteria, ove si trovava il Segretario particolare del Presidente, questi si rifiutò di lasciarla entrare nella sala del Presidente. Ma la ragazza gli narrò la sua storia pietosa ed anche il Segretario fu commosso e la lasciò passare. Nella sala del Presidente degli Stati Uniti c'erano senatori, generali, governatori e altri uomini politici, che tenevano convegno su questioni importanti riguardanti la guerra; ma lo sguardo del Presidente cadde sulla bambina che s'era fermata vicino alla porta. Volle sapere che cosa desiderasse; ella andò direttamente da lui e gli raccontò la sua storia, nel suo linguaggio semplice e innocente di ragazzina. Il Presidente era anche lui padre e presto due grosse lacrime gli rigarono il volto. Scrisse un dispaccio e lo inviò al campo, ordinando che il ragazzo fosse mandato subito da lui. Appena questi fu giunto, il Presidente lo graziò e gli diede trenta giorni di congedo, perché tornasse a casa con la sorellina a consolare i genitori. Volete sapere come si va a Gesù? Andate come quella bambina si recò da Abramo Lincoln. Può darsi che abbiate una triste storia da raccontarGli. Narratela interamente: non nascondete nulla. Se Abramo Lincoln ebbe pietà di quella ragazzina, ascoltò la sua preghiera e l'esaudì, credete che il Signore Gesù non vi ascolterà? Credete che Abramo Lincoln, o chiunque altro in questo mondo, possa essere più compassionevole quanto Gesù. No! Gesù si commuoverà anche se chiunque altro restasse indifferente. Se andate direttamente a lui e Gli confessate il vostro peccato e la vostra miseria, Egli vi salverà
Trascritta da La Manna Francesco
Storie di Fede Vissute
Storie di Fede Vissute
D. L. Moody
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