Qualche tempo fa ho ascoltato un'audiocassetta su cui era registrato il vivo resoconto di un miracolo di guarigione. Un fratello in fede stava insegnando ad una classe della Scuola Domenicale commentando il Salmo 103. Tre anni prima aveva dovuto lasciare il ministero perché un virus aveva attaccato la mielina intorno ai nervi delle sue corde vocali, riducendo la sua voce a un aspro bisbiglio. Aveva provato in prima persona il travaglio descritto nel Salmo 102, contrapposto alla gioia descritta nel Salmo 103. Quel giorno, mentre parlava alla sua classe con un microfono appoggiato alle labbra, stava testimoniando la propria fiducia e la fede nella guarigione divina, dichiarando che il tempo dei miracoli non era finito con i libri degli Atti. Ascoltando la cassetta, a volte non si riuscivano a percepire distintamente le sue affannose parole di fede: "Dio ... salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni". Mentre leggeva il versetto 4, si verificò un miracolo. Alla parola "fossa" la sua vita cambiò, la voce venne fuori forte e cristallina come una campana, in netto contrasto con l'enunciazione flebile delle parole precedenti. Quel fratello si fermò trasalendo, poi continuò, e si arrestò ancora. Disse alcune parole, tutte con tono di voce normale, e poi si fermò di nuovo. La classe eruppe in grida e pianti di gioia e di meraviglia. Dio lo aveva guarito completamente mentre dichiarava con fede la verità contenuta in questo Salmo magnifico.
George Wood
di Francesco La Manna
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