Mi trovavo in Auckland, Nuova Zelanda, per parlare in alcune riunioni. Proprio prima dell'inizio di una di quelle riunioni, uno sconosciuto si avvicinò a me e mi chiese: "Sei Rodney Francis, il pastore di Palmerston North? "Si". "Ho bisogno di parlarti. Sono stato un Killer professionista. Mi furono dati 10.000 dollari per ucciderti. La congrega della streghe mi dette un'automobile Toyota nuova per recarmi fino a Palmerston North ed uccidere te e tua moglie. Guidavo solo da 60 miglia quando il motore della nuova macchina scoppiò a pezzi. Così, tornai ad Auckland e mi dettero un'altra auto. Questa volta guidai per 250 miglia, quando improvvisamente il motore della seconda macchina scoppiò. Feci una telefonata ad Auckland per raccontare loro ciò che era accaduto. Mi dissero di noleggiare una macchina e di completare il lavoro. Così, noleggiai l'auto e guidai per altre 100 miglia, quando anche il motore della terza macchina scoppiò in pezzi." Disse di sentirsi terrorizzato circa quegli strani eventi. Come Killer, aveva meticolosamente pianificato e preparato ogni cosa. Non aveva lasciato
spazio alla possibilità di cambiamenti o errori.
Mi disse che il suo senso di sicurezza fu talmente scosso dopo ciò che era successo da non aver più il coraggio di noleggiare un'altra auto. Allora, telefonò ad una banda della nostra città farsi venire a prendere ed essere portato a Palmerston North per le ultime dodici miglia! Aveva in macchina 27 pistole da vendere alla banda dopo essersi disfatto di me. La banda lo portò in una casa non molto lontano da dove vivevamo noi. Era in quella casa soltanto da mezz'ora quando la polizia fece una retata e lo prese "con le mani nel sacco" con tutte quelle pistole. Fu portato alla locale stazione di polizia, da cui gli fu permesso di fare una telefonata. Il Killer faceva parte di una banda formata da quattro persone che facevano il ""il lavoro sporco" per conto della congrega delle streghe. Telefonò al capo della banda e gli raccontò la storia degli strani avvenimenti dalla sua partenza da Auckland. Appena finito di raccontare la storia dei motori delle auto andati in pezzi, del suo arresto e della telefonata dalla stazione di polizia, l'uomo all'altro capo del telefono, di circa 30 anni, cadde a terra morto per un infarto! Questo terrorizzò ulteriormente il Killer! Non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Non aveva mai sperimentato niente del genere in tutta la sua vita. Continuò a raccontarmi che dovette presentarsi davanti al giudice in tribunale, e gli fu data una sentenza di sei anni e mezzo nella prigione di massima sicurezza di Paremoremo, Nuova Zelanda, periferia di Auckland. Giorno dopo giorno, seduto da solo nella sua cella, il suo ricordo andava agli eventi che avevano sperimentato nello sforzo di uccidere il piccolo predicatore che dava fastidio alla congrega delle streghe e, ogni volta che ci pensava, non riusciva a trovare una risposta soddisfacente. Era un uomo amareggiato, arrabbiato. Mi disse che, mentre si trovava in prigione, gli altri due membri della sua banda morirono, di overdose. Era li tutto solo, perplesso a causa degli strani eventi recenti della sua vita. Durante lo stesso periodo in cui il Killer era in prigione, qualcuno introdusse in quel posto il corso biblico per corrispondenza del GFM. Non passò molto tempo che circa 36 carcerati risposero alle lezioni. Molti dettero il loro cuore a Gesù e, più tardi fu dato il permesso a dei pastori di entrare nella prigione a battezzare in acqua i nuovi convertiti. Il Signore stava operando in quel luogo. Il nostro Killer, però, non voleva avere niente a che fare con i cristiani o le loro riunioni. Era davvero anti-cristiano e, penso, io non ero stato di grande aiuto al suo atteggiamento. La sua missione di uccidermi era andata molto male! Ed io ero la ragione per cui si trovava in quel posto! Con il passar del tempo, uno dei nuovi carcerati cristiani ebbe abbastanza coraggio per ignorare le maledizioni e le profanità pronunciate dal Killer contro il Signore e gli disse alcune verità fondamentali sul suo comportamento e atteggiamento nella prigione. Gli disse che era "guastafeste" e che le riunioni non gli avrebbero fatto del male. Infatti, gli avrebbero fatto molto bene! Il Killer si arrese e, sebbene protestando, andò ad una riunione. Chiunque sia stato il predicatore quella sera, predicò nella volontà di Dio. Alla fine del messaggio fece chinare il capo e chiudere gli occhi a tutti i presenti. Poi chiese se qualcuno voleva dare la propria vita a Gesù di alzare la mano. Il Killer mi disse: "Non volevo dare il mio cuore a Gesù, ma la mia mano scattò in alto - e il predicatore la vide! Venne vicino a me e arresi la mia vita a Gesù, quella sera stessa". Poi condivise con me questa particolare dichiarazione: "Sai, il momento in cui ho dato il mio cuore a Gesù, una voce mi parlò dicendo che stavo lottando contro Dio e contro il Suo servo, Rodney Francis: 'E quando uscirai da questo posto devi trovare quel predicatore e chiedergli di perdonarti"'. Improvvisamente, tutto fu chiaro per lui. Ora sapeva perché tutti e tre i motori delle macchine si erano rotti, comprendeva la sua perdita di sicurezza, la retata della polizia, la sua cattura e imprigionamento... ed ora la sua conversione al Cristianesimo! Dio non gli permise di toccarmi. Proprio come Dio gli aveva comandato, quando fu rilasciato dalla prigione come una nuova creatura in Cristo, egli mi cercò e venne da me con questa storia che ho appena condiviso con voi. Alla fine, mi guardò fisso negli occhi e mi disse: "Vuoi perdonarmi per aver cercato di ucciderti?" Fui molto felice di farlo. Poi ritornò alla polizia dove confessò i suoi crimini, e per scontare la sua pena con la giustizia terrena. Ma ci teneva a raccontarmi quello che fece il Signore per me, e poi ritornare in carcere, dove sta scontando la sua pena.
Mi disse che il suo senso di sicurezza fu talmente scosso dopo ciò che era successo da non aver più il coraggio di noleggiare un'altra auto. Allora, telefonò ad una banda della nostra città farsi venire a prendere ed essere portato a Palmerston North per le ultime dodici miglia! Aveva in macchina 27 pistole da vendere alla banda dopo essersi disfatto di me. La banda lo portò in una casa non molto lontano da dove vivevamo noi. Era in quella casa soltanto da mezz'ora quando la polizia fece una retata e lo prese "con le mani nel sacco" con tutte quelle pistole. Fu portato alla locale stazione di polizia, da cui gli fu permesso di fare una telefonata. Il Killer faceva parte di una banda formata da quattro persone che facevano il ""il lavoro sporco" per conto della congrega delle streghe. Telefonò al capo della banda e gli raccontò la storia degli strani avvenimenti dalla sua partenza da Auckland. Appena finito di raccontare la storia dei motori delle auto andati in pezzi, del suo arresto e della telefonata dalla stazione di polizia, l'uomo all'altro capo del telefono, di circa 30 anni, cadde a terra morto per un infarto! Questo terrorizzò ulteriormente il Killer! Non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Non aveva mai sperimentato niente del genere in tutta la sua vita. Continuò a raccontarmi che dovette presentarsi davanti al giudice in tribunale, e gli fu data una sentenza di sei anni e mezzo nella prigione di massima sicurezza di Paremoremo, Nuova Zelanda, periferia di Auckland. Giorno dopo giorno, seduto da solo nella sua cella, il suo ricordo andava agli eventi che avevano sperimentato nello sforzo di uccidere il piccolo predicatore che dava fastidio alla congrega delle streghe e, ogni volta che ci pensava, non riusciva a trovare una risposta soddisfacente. Era un uomo amareggiato, arrabbiato. Mi disse che, mentre si trovava in prigione, gli altri due membri della sua banda morirono, di overdose. Era li tutto solo, perplesso a causa degli strani eventi recenti della sua vita. Durante lo stesso periodo in cui il Killer era in prigione, qualcuno introdusse in quel posto il corso biblico per corrispondenza del GFM. Non passò molto tempo che circa 36 carcerati risposero alle lezioni. Molti dettero il loro cuore a Gesù e, più tardi fu dato il permesso a dei pastori di entrare nella prigione a battezzare in acqua i nuovi convertiti. Il Signore stava operando in quel luogo. Il nostro Killer, però, non voleva avere niente a che fare con i cristiani o le loro riunioni. Era davvero anti-cristiano e, penso, io non ero stato di grande aiuto al suo atteggiamento. La sua missione di uccidermi era andata molto male! Ed io ero la ragione per cui si trovava in quel posto! Con il passar del tempo, uno dei nuovi carcerati cristiani ebbe abbastanza coraggio per ignorare le maledizioni e le profanità pronunciate dal Killer contro il Signore e gli disse alcune verità fondamentali sul suo comportamento e atteggiamento nella prigione. Gli disse che era "guastafeste" e che le riunioni non gli avrebbero fatto del male. Infatti, gli avrebbero fatto molto bene! Il Killer si arrese e, sebbene protestando, andò ad una riunione. Chiunque sia stato il predicatore quella sera, predicò nella volontà di Dio. Alla fine del messaggio fece chinare il capo e chiudere gli occhi a tutti i presenti. Poi chiese se qualcuno voleva dare la propria vita a Gesù di alzare la mano. Il Killer mi disse: "Non volevo dare il mio cuore a Gesù, ma la mia mano scattò in alto - e il predicatore la vide! Venne vicino a me e arresi la mia vita a Gesù, quella sera stessa". Poi condivise con me questa particolare dichiarazione: "Sai, il momento in cui ho dato il mio cuore a Gesù, una voce mi parlò dicendo che stavo lottando contro Dio e contro il Suo servo, Rodney Francis: 'E quando uscirai da questo posto devi trovare quel predicatore e chiedergli di perdonarti"'. Improvvisamente, tutto fu chiaro per lui. Ora sapeva perché tutti e tre i motori delle macchine si erano rotti, comprendeva la sua perdita di sicurezza, la retata della polizia, la sua cattura e imprigionamento... ed ora la sua conversione al Cristianesimo! Dio non gli permise di toccarmi. Proprio come Dio gli aveva comandato, quando fu rilasciato dalla prigione come una nuova creatura in Cristo, egli mi cercò e venne da me con questa storia che ho appena condiviso con voi. Alla fine, mi guardò fisso negli occhi e mi disse: "Vuoi perdonarmi per aver cercato di ucciderti?" Fui molto felice di farlo. Poi ritornò alla polizia dove confessò i suoi crimini, e per scontare la sua pena con la giustizia terrena. Ma ci teneva a raccontarmi quello che fece il Signore per me, e poi ritornare in carcere, dove sta scontando la sua pena.
Testimonianza Trascritta da La Manna Francesco
Storie di Fede Vissute
Storie di Fede Vissute
Autore Rodney Francis
Gran bella testimonianza. Non solo Dio ha protetto il pastore dal killer ingrippandogli il motore dell'auto per ben 3 volte, ma ha messo fuori gioco i banditi e ha convertito il killer portandolo nell'ovile del Signore, con le scuse finali del killer verso il pastore. Quetsa è una delle tantissime potenti testimonianze, sia Gloria a Dio nel nome di Gesù.
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