Questa è una testimonianza triste ma piena di fede preziosa, di due sorelle olandese prigioniere in campo nazista a Ravensbruk. Vennero arrestate perché nascondevano nella loro casa molti ebrei. Loro, e tutta la loro famiglia, erano cristiani molto attivi per il servizio al Signore in Olanda. La sorella più grande, Betsie, non c'e la farà a sopravvivere in campo di concentramento per le troppe fatiche e per il suo fisico debole, ma riesce a ringraziare Dio in qualsiasi occasione, anche nella più tremenda, che io e te non vorremmo mai passare nella nostra vita. Inoltre, insieme alla sorella, furono lo strumento che Dio usò per portare molte anime ai piedi della Croce. L'altra sorella, Corrie, riesce miracolosamente a fuggire dal campo nazista e diventa una testimonianza vivente in tutto il mondo. Oggi anch'essa è tra i santi in cielo con il Signore. Ma i suoi scritti, ancor oggi, raccontano le meraviglie di Dio. Abbiamo preso da un suo libro, “Il Nascondiglio", una delle tante testimonianze. Se hai voglia di leggerla fermati 10 minuti Dio ti benedica.
Ferrentino Francesco La Manna
Lo spostamento delle baracche permanenti avvenne durante la seconda settimana d'ottobre. Fummo fatte marciare, per dieci, lungo un viale di carbonella e quindi in una via più stretta fra le baracche. Parecchie volte la colonna si fermò mentre venivano letti ad alta voce i numeri: a Ravensbruk non si usano mai i nomi. Finalmente furono chiamati quello di Betsie e il mio. "Prigioniera 66729, prigioniera 66730". Uscimmo dalle file assieme a una dozzina circa di altre donne e fissammo la