Mi chiamo Gallo Francesco e mi trovo nel carcere di Secondigliano, a Napoli. Prima di tutto voglio perdonare e ringraziare la persona che mi ha mandato qui, nel carcere, dove il Signore mi ha trovato dopo quasi cinquant’anni, di cui la maggior parte regalati a Satana. Tutto è iniziato quasi due anni fa nel carcere di Lanciano, quando un mio amico mi invitò ad una riunione con un pastore nel teatro del carcere. Inizialmente non volevo partecipare, poi però fui spronato dal mio amico che mi convinse dicendomi che avrei incontrato molti amici che non vedevo da tempo, nonostante ci dividesse solo qualche parete. Nel pomeriggio ero in fila fuori al teatro, era una giornata fredda e piovosa, ma io ero contento, non vedevo l’ora di incontrare i miei vecchi amici, ma appena varcai la soglia, dimenticai tutto il resto e mi sentii avvolto in un calore come di una coperta, mi sedetti e rimasi così affascinato dalle parole che ascoltavo che mi dimenticai delle persone che volevo incontrare, mi interessava solo udire, la Parola di Dio stava lavorando il mio cuore ed oggi capisco che quel calore che sentivo era la presenza di Dio, la cosa più bella che si può provare. Chi mi conosce sa la persona che ero ed ora prego il Signore che mi dia la forza e il tempo per testimoniare dell’opera di Dio e della persona che in Lui sono diventato. Oggi mi sento una persona nuova, ho trovato la serenità, quella vera non quella che per tanti anni ho creduto di avere, vivo nell’amore di Cristo e ho perdonato chi mi ha fatto tanto male, come Gesù ha perdonato noi pagando al nostro posto. Oggi veramente non saprei vivere senza il Signore, ne ho bisogno come dell’aria che respiro e il mio desiderio più grande è quello di servirlo.
Trascritta da La Manna Francesco
Storie di Fede Vissute
Francesco Gallo
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