Si racconta la storia di un certo pastore che era molto disturbato dal fatto che un vecchio straccione entrasse nella sua chiesa ogni giorno alle dodici in punto e ne uscisse solo dopo un po'. Che cosa faceva? Ne informò il custode e gli diede disposizione di chiedere al vecchio cosa venisse a fare in chiesa. Dopo tutto, era un luogo che conteneva degli arredi di valore. "Vado a pregare!" - disse il vecchio in risposta alla domanda del custode. "Andiamo!" - disse l'altro - "Non vi fermate mai abbastanza a lungo in chiesa per pregare." "Bene, vedete" - proseguì l'attempato mendicante - "non posso pregare una preghiera lunga, ma ogni giorno alle dodici in punto entro semplicemente in chiesa e dico: 'Gesù sono Gino.' Poi aspetto un po e me ne vado. É solo una piccola preghiera, ma penso che Lui mi ascolta." Gino, qualche tempo dopo, ebbe un incidente e venne portato in ospedale, dove ebbe un'influenza meravigliosa su tutti i degenti della corsia. Pazienti che si lamentavano diventavano allegri e spesso nella corsia echeggiavano le loro risate. "Bene, Gino" gli disse l'infermiera un giorno "le persone dicono che sei tu la causa di questo sorprendente cambiamento in corsia. Dicono che sei sempre felice". Gino rispose: "Vedete, è a motivo del mio visitatore. Mi rende felice ogni giorno." "Il tuo visitatore?" L'infermiera era meravigliata. Aveva sempre notato che la sedia accanto al letto di Gino era vuota durante i giorni di visita, perché lui era un uomo solo e non aveva parenti. "Il tuo visitatore? Ma quand'è che viene a trovarti?" "Ogni giorno!" - rispose Gino con la luce negli occhi che diventava sempre più brillante. "Si, ogni giorno alle dodici in punto Lui arriva e si mette ai piedi del mio letto. Io lo vedo e Lui mi sorride e dice: "Gino, sono Gesù."
Francesco La Manna
Storie di Fede Vissute
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