Si dice che Gesù non abbia mai riso perché camminava all'ombra della croce ma la mia sensazione è che non sia così. Quando vide quegli uomini che calarono tra il tetto della casa un uomo paralitico, beh... credo che Gesù sorrise pensando: "Finalmente qualcuno che viene al culto con l'atteggiamento giusto!" Mentre i farisei e gli scribi erano infastiditi da questo atteggiamento insolito, Gesù ne fu contento nel vedere che c'era gente che andava da Lui con fede sincera. Alcuni anni fa mi trovai a predicare in Canada e durante la predica si fece un gran rumore vicino all'entrata della chiesa: qualcuno sbatteva la porta. Una donna, che non era vestita con abiti domenicali (indossava vesti da massaia) e non aveva neanche il velo sul capo, corse verso il pulpito e si tuffò proprio davanti all'inginocchiatoio, singhiozzando e piangendo ininterrottamente. Io guardai al pastore e gli chiesi se lui conoscesse quella donna. Rispose di no: non l'aveva mai vista prima d'ora. Vedevo i visi dei fratelli che erano molto disturbati di questa situazione così disordinata. Dov'erano i diaconi? Chi ha permesso a questa donna di entrare così in chiesa? La domenica mattina poi, erano tutti mortificati e imbarazzati e nessuno sapeva cosa fare. Allora abbiamo incominciato a cantare quel solito inno che si canta in queste situazioni imbarazzanti. Io e il fratello pastore scendemmo dal pulpito per chiederle che volesse, perché era corsa fin qui. "Signora, come mai è venuta qui? Ha bisogno di qualcosa?" - Lei alzò la testa, mi guardò in faccia e mi chiese: "Ma non è questa la chiesa dove si prega il Dio dei miracoli?" - "Si si! Noi preghiamo e crediamo che Dio possa guarire da qualsiasi malattia" - risposi. Lei ribadì dicendo: "Per questo sono venuta! Qualche mese fa Iddio mi ha dato la gioia di portare alla nascita due gemelli... oh come sono belli i miei figli. Ma la settimana scorsa il dottore mi ha diagnosticato un cancro incurabile!" - la donna poi si voltò e iniziò a gridare: "Ho un cancro incurabile e dovrò lasciare i miei bambini, per amor del cielo! Voi che credete nell'Iddio dei miracoli, pregate per me!". Ero mortificato. In quel momento capì che, per quanto riguardava Dio, quella mattina una sola persona meritava di essere ascoltata per la sua fede ed era quella donna che aveva bisogno del tocco della mano del Signore. Noi eravamo lì, che facevamo meccanicamente la nostra riunione come si deve e non volevamo essere disturbati mentre quella donna cercava un miracolo da Dio. Perché andiamo alle riunioni di culto? Qual è il nostro scopo? È bello che i fratelli dimorano insieme ma più bello ancora è avere un incontro ravvicinato con Cristo Gesù.
Tommaso Grazioso
Trascritto da La Manna Francesco
Storie di Fede Vissute
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