11 Settembre 2001: chi mai potrà dimenticare quella data, specialmente per noi americani? C'era una giovane coppia, si chiamavano Tod e Lisa e avevano entrambi 32 anni, avevano una bambina di 5 anni e Lisa era anche in stato interessante. Tod lavorava per una ditta di computer, e i due erano insegnanti nella scuola domenicale della loro chiesa. Erano due giovani credenti fedeli al Signore. Si alzavano la mattina, leggevano la Bibbia e poi andavano a lavorare. Quella mattina del 2001, Tod si era alzato molto presto, perché doveva prendere un aereo che andava da Boston fino a Los Angeles. Così dopo aver salutato la moglie Lisa e la sua bambina, andò all'aeroporto e si è imbarcò sul volo numero 93. Dopo 40 minuti di volo, saltarono fuori all'improvviso 4 terroristi, che con un coltello sgozzarono un'assistente di volo. Tutti i passeggeri furono fatti mettere in fondo all'aereo. Poi si chiusero nella cabina di pilotaggio dopo d'aver ucciso brutalmente anche i due piloti. Quando i terroristi si chiusero nella cabina pilotaggio, tutti i passeggeri incominciarono a tirare fuori i loro telefonini e a chiamare alle loro case. Tod cercava disperatamente di rintracciare Lisa, ma lei non rispondeva. Allora chiamò l'asilo, ma anche lì Lisa non c'era, così chiamò la sua segretaria. Gli disse:" Guarda noi siamo stati dirottati da dei terroristi, non sappiamo dove ci stanno portando". La segretaria aveva il brutto compito di raccontare a Tod quello che stava accadendo, così con le lacrime agli occhi le disse: "Mi dispiace Tod, ma stamattina due aerei si sono abbattuti contro le torri gemelle, e non sappiamo quanti morti ci sono, poi abbiamo appreso che un altro aereo si lanciato contro il Pentagono. Mi dispiace Tod, ...mi dispiace ...ma voi state per morire". Io non so come avrei preso la notizia che dovevo morire, sicuramente non bene, nessuno vuole morire e per giunta quando sei giovane. Io credo che una doccia gelida sarebbe stato niente a confronto di quelle parole: "voi state per morire". In tutto questo però c'è un vantaggio, cioè che qualcuno ti ha avvisato che devi morire, e così, per lo meno hai il tempo di metterti a posto con Dio. Si lo so, non è bello, ma ormai ci sei dentro e non puoi far altro che pensare che devi morire. Su quel volo c'erano uomini e donne d'affari, ricchissimi, i cosiddetti business man. Certo è triste di sapere che a lì a poco perderai la vita, ma avrai avuto il vantaggio rispetto a chi perde la vita in un incidente all'improvviso. Non si tratta nemmeno di aver un cancro, un tumore maligno, dove speri che, magari fino all'ultimo qualcosa, qualche medicina ti salvi la vita. Quell'aereo era destinato oramai a cadere, e la morte era certa al 100 per 100. Non c'era nessuna probabilità di sopravvivenza. Anche se riuscivano a recuperare l'aereo, non c'era chi lo pilotasse, nessuno era capace. Se io mi sarei trovato al posto di uno di quei passeggeri, avrei incominciato a pensare: "A che mi servono tutti i soldi che ho in banca? L'auto, la casa, la carriera, i progetti, la villa al mare... tutto cancellato, tutto finito... anni di sacrifici, una vita buttata per crearti un avvenire per te e per la tua famiglia cercando di dargli il meglio, ma adesso, fra qualche ora dovrò morire e dovrò rendere conto al Creatore. Adesso cerco di mettermi a posto con Dio, ho poco tempo. Forse mi potrà bastare?". Questo è quello che mi sarei domandato, come quello che si domandò il ladrone in croce. "Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?" (Luca 23:40). Tod, con la sua fede, cercò in pochi minuti di far riflettere i passeggeri e di aprire il cuore a Gesù, ma prima voleva salutare sua moglie Lisa e cercò di rintracciarla ancora, ma ancora non riusciva. Allora ritelefonò alla segretaria e le disse: "Pronto sono Tod... noi come passeggeri abbiamo deciso di pregare" mentre dall'altra parte la segretaria piangeva. Tutti si misero a pregare e Tod li condusse in preghiera ai piedi di Gesù. Poi presero i carrelli del cibo e sfondarono la porta della cabina, ebbero una colluttazione con i terroristi e precipitarono, evitando che l'aereo colpisse altre vittime innocenti e fecero saltare il quarto obbiettivo dei terroristi. Le ultime parole di Tod alla segretaria furono queste: "Ascoltami... tra poco dobbiamo morire, mi saluti Lisa per me, le dica che amo tanto a lei e la mia bambina e che ci rivedremo nel cielo, Amen". Il resto è cronaca.
Terry Peretti
Di Francesco La Manna