Il mio arresto avvenne all'improvviso, non c'era stata alcuna avvisaglia. Stavo insegnando durante una serie di studi per un gruppo della nostra chiesa nel nord-est della Cina quando, a metà del pomeriggio, sei poliziotti fecero irruzione. Mi diedero un pugno nello stomaco e mi trovai steso per terra. Uno dei poliziotti mise un piede sul mio collo e non potei più muovermi. Poi mi permisero di alzarmi. Qualcuno mi colpì con forza ai fianchi con uno sfollagente e caddi di nuovo, ansimando dal dolore. Il dolore rimase acuto e grave durante tutto il tragitto verso l'ufficio della polizia; potevo solo respirare molto debolmente. Scoprii in seguito che la mia digestione era stata danneggiata per mesi.
L'arresto giunse inaspettato, eppure ero stato preparato a subirlo in un modo strano. La sera precedente, verso mezzanotte, avevo pregato per gli incontri di studio. Avevo un elenco di tutti i partecipanti e pregavo per ciascuno di loro. Più pregavo e più mi scoraggiavo. Quegli studenti erano troppo giovani, troppo inesperti o troppo traumatizzati. Avevo la forte impressione che non fossero idonei per essere dei responsabili nel nostro movimento. Sospiravo perché mi sentivo giù e molto depresso. Inoltre stavo soffrendo di una forte gastrite. Già da parecchie settimane lo stomaco mi faceva male e la nausea era stata la mia inseparabile compagnia.
L'arresto giunse inaspettato, eppure ero stato preparato a subirlo in un modo strano. La sera precedente, verso mezzanotte, avevo pregato per gli incontri di studio. Avevo un elenco di tutti i partecipanti e pregavo per ciascuno di loro. Più pregavo e più mi scoraggiavo. Quegli studenti erano troppo giovani, troppo inesperti o troppo traumatizzati. Avevo la forte impressione che non fossero idonei per essere dei responsabili nel nostro movimento. Sospiravo perché mi sentivo giù e molto depresso. Inoltre stavo soffrendo di una forte gastrite. Già da parecchie settimane lo stomaco mi faceva male e la nausea era stata la mia inseparabile compagnia.
Ad un tratto sentii che il divano si abbassava un po' come se qualcuno fosse entrato nella stanza per sedersi a fianco a me. Aprii gli occhi ma non vidi nessuno. Eppure il divano rimaneva un po' abbassato. Poi sentii una grande mano sulla mia schiena, una mano calda che mi premeva sulla parte inferiore della spina dorsale per farmi alzare. A quel punto mi tornarono le forze e la nausea sparì. Poi una voce sommessa mi disse: "Ti sto fortificando per la battaglia. Non preoccuparti per quei giovani. Io sono la forza di Dio e sono stato mandato da Gesù per prendermi cura di loro e anche di te. Ti aiuterò perché Egli ti ama." Fu un angelo, ne sono convinto. Sperimentai ciò che la Bibbia dice di Gesù quando era nel Getsemani: "Allora Gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo" (Luca 22:43).
Quella notte avvenne la stessa cosa. Mentre ero nell'angusto furgoncino e venivo condotto nell'ufficio della polizia pensai continuamente all'esperienza della notte precedente. Ripetei fra me le parole che l'angelo mi aveva detto: "Io ti aiuterò perché Egli ti ama".
Vorrei dunque spiegarlo a tutti voi: ogni volta che dovrete affrontare la sfida di soffrire per Cristo sarete prima fortificati. Bisogna continuare a pregare il Signore; se pregate sarete pronti, perché ci sarà un angelo per darvi la forza di sopportare qualsiasi cosa.
Storie di Fede Vissute
Francesco La Manna
Porte Aperte
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