Una quindicina di anni fa giacevo sconfortato e depresso sul divano di casa mia a causa dei troppi problemi economici che in quel momento avevo; non avevo voglia di far nulla, nemmeno di confidare nel mio grande Dio. Poi, all'improvviso, mi alzai e mi misi a riflettere sulle promesse di Dio. dissi a me stesso:"Staserà incontrerò il Signore e voglio sapere perché da quando l'ho conosciuto sembra che mi vada tutto storto". La sera aspettai che mia moglie e mio figlio si addormentassero per rimanere solo e reclamare a Dio le Sue promesse.
Seduto al tavolo della cucina, con gli occhi aperti, senza inginocchiarmi ma non per per mancanza di rispetto o di timore ma perché volevo parlare come un figlio parla al padre, gli raccontai tutto quello che nella mia vita non andava, di tutti i miei timori, le mie ansie, le preoccupazioni; i miei occhi fissavano in alto perché il cuore e la fede mi dicevano che Lui era lì. Più parlavo e più sentivo scendere nel mio cuore una pace benedetta: ero felice di aver buttato tutti i miei problemi ai piedi del Signore. Dopo quella confessione, volli leggere la Lettera agli Ebrei (l'avevo nel cuore da giorni), solamente i primi due capitoli; ma la lettura mi prese e arrivai a leggere fino al capitolo 13 e ai versetti 5 e 6 fui preso da una gioia immensa: il Signore del cielo e della terra stava parlando al mio cuore. Come se una scossa elettrica, ma molto molto più dolce, mi attraversò il mio corpo: fu bellissimo anzi, non ci sono parole per descriverlo, era un piacere immenso. Andai a letto verso le cinque con il cuore ricolmo di gioia ma, con tutti i problemi irrisolti pur sapendo che Dio se ne avrebbe preso cura. La mattina verso le dieci mi alzai e abbracciai mia moglie che mi guardava stupita: ero una persona dall'umore diverso e gli gridai: "Li ho, ho i soldi!". Mia moglie rispose:" Sei matto! E chi te li ha dati?" Io replicai: "Il Signore stanotte mi ha detto che Lui me li darà." Mia moglie si zittì e continuò a fare quello che faceva. Neanche Satana poteva farmi smuovere da ciò in cui credevo (e credo tutt'ora): io avevo parlato ore prima con con Lui che è Dio e le sue promesse sono si ed Amen.
Seduto al tavolo della cucina, con gli occhi aperti, senza inginocchiarmi ma non per per mancanza di rispetto o di timore ma perché volevo parlare come un figlio parla al padre, gli raccontai tutto quello che nella mia vita non andava, di tutti i miei timori, le mie ansie, le preoccupazioni; i miei occhi fissavano in alto perché il cuore e la fede mi dicevano che Lui era lì. Più parlavo e più sentivo scendere nel mio cuore una pace benedetta: ero felice di aver buttato tutti i miei problemi ai piedi del Signore. Dopo quella confessione, volli leggere la Lettera agli Ebrei (l'avevo nel cuore da giorni), solamente i primi due capitoli; ma la lettura mi prese e arrivai a leggere fino al capitolo 13 e ai versetti 5 e 6 fui preso da una gioia immensa: il Signore del cielo e della terra stava parlando al mio cuore. Come se una scossa elettrica, ma molto molto più dolce, mi attraversò il mio corpo: fu bellissimo anzi, non ci sono parole per descriverlo, era un piacere immenso. Andai a letto verso le cinque con il cuore ricolmo di gioia ma, con tutti i problemi irrisolti pur sapendo che Dio se ne avrebbe preso cura. La mattina verso le dieci mi alzai e abbracciai mia moglie che mi guardava stupita: ero una persona dall'umore diverso e gli gridai: "Li ho, ho i soldi!". Mia moglie rispose:" Sei matto! E chi te li ha dati?" Io replicai: "Il Signore stanotte mi ha detto che Lui me li darà." Mia moglie si zittì e continuò a fare quello che faceva. Neanche Satana poteva farmi smuovere da ciò in cui credevo (e credo tutt'ora): io avevo parlato ore prima con con Lui che è Dio e le sue promesse sono si ed Amen.
Pensavo che avrei aspettato molto prima che qualcosa si meraviglioso si verificasse ma...verso mezzogiorno una telefonata ruppe ogni dubbio: una persona a noi molto cara aveva nel cuore di regalarci 5000 dollari. Ci inginocchiammo e pregammo il Signore per ringraziarLo per quello che aveva fatto per noi. Avevamo bisogno di una cifra pari a 6 milioni delle vecchie lire, e invece arrivarono 5000 dollari pari a 8 milioni di lire: era il 1996. Se non avessi conosciuto il Signore, se non avessi creduto alle Sue promesse, chi mi avrebbe aiutato? E tu che sei disperato magari con il mio stesso vecchio problema o con altri diversi quando, ti decidi a volgere il tuo sguardo verso il Suo volto e a mettere in Lui la tua fiducia?
Francesco La Manna
Storie di Fede Vissute
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